giovedì 14 luglio 2011

Parco archeologico della Neapolis, tra classicismo e storia antica

Il Parco archeologico fu realizzato negli anni dal 1952 al 1955. Nel suo perimetro comprende la maggior parte dei monumenti classici della Siracusa greca e romana. Per problemi di sicurezza,  è oggi consentito ai turisti solo l'accesso al Teatro Greco, all'Anfiteatro Romano e ad una parte delle Latomie del Paradiso con l'Orecchio di Dionisio. Mentre l'Ara di Ierone II, la Grotta dei Cordari e il resto delle Latomie sono visibili da lontano.
Il Teatro Greco è la massima espressione dell'architettura teatrale e della tecnica scenica d'epoca greca giunta fino a noi. E' il più grande del mondo greco d'Occidente e ogni anno l'Inda mette in scena il Ciclo di Rappresentazioni Classiche. Interamente scavato nel colle Temenite, ha una cavea di 138 metri di diametro, capace di contenere oltre 15.000 spettatori, divisa in nove settori con 61 ordini di gradini, oggi ne restano solo 46. Ai piedi dell'orchestra è la platea semicircolare dell'orchestra, trasformata in epoca romana. L'Anfiteatro romano è una costruzione di età tardo imperiale, tra i secc. III e IV d.C., le sue dimensioni sono di poco inferiori a quelle dell'Arena di Verona. Scavato anch'esso per gran parte nella roccia, ha una forma ellittica. Nei blocchi delle balaustre di marmo sono ancora visibili le iscrizioni che indicano i proprietari dei posti. L'Ara di Ierone II fu fatta costruire dal tiranno nel III se. a.C. per i sacrifici pubblici. 
Oggi rimane solo la base tagliata nella roccia viva, coi gradini di accesso al grande ripiano. L'Orecchio di Dionisio è una grotta artificiale lunga 65 metri, larga da 5 a 11 e alta 23. Il nome le fu dato da Caravaggio perché ricorda il condotto  uditivo, dal nome deriva la leggenda che Dionigi adibisse la grotta a carcere e grazie alle straordinarie proprietà acustiche riuscisse ad ascoltare dall'alto ciò che dicevano i prigionieri. All'entrata del Parco è situata anche la Basilica di San Nicolò ai Cordari del sec. XI

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