giovedì 14 luglio 2011

Andar per chiese ad Ortigia, tra fede e opere d'arte


A Siracusa dopo Antiochia fu istituita la seconda Chiesa cristiana della storia, dedicata a San Pietro. Uno degli itinerari più interessanti e desueti dell'isola di Ortigia è un tour delle tante chiese presenti, oltre al ben noto  Duomo, anche se molte non sono visitabili dall'interno.
La chiesa dell'ex Convento del Carmine, su via Mirabella, ad esempio, risale al XVII secolo e fu costruita su una chiesa del ‘300, di cui rimangono pochissime tracce. La chiesa a tre navate, è caratterizzata da altari di marmo e ai lati dell'altare maggiore si trovano due statue di marmo raffiguranti S.Agata e S.Lucia. La chiesa dell'Immacolata ha sei altari laterali e ha un'unica navata dedicata a S.Andrea apostolo, infatti a seguito dell'incendio di S.Andrea dei Teatini vi fu trasportato il quadro del Santo stesso che venne posto dietro l'altare maggiore per ricordare la prima chiesa che al Santo era dedicata. La facciata barocca si innalza nella piazzetta Corpaci, nel campanile, dal 1876, è collocato l'orologio della chiesa demolita di Sant'Andrea.  La chiesa di Santa Lucia alla Badia su Piazza Duomo era sede di un monastero di monache bernardine. Tra le ricchezze di questa Chiesa, l'affresco centrale narrante il Miracolo di S.Lucia, motivo per il quale la chiesa fu dedicata alla santa che durante la carestia del 1646 condusse due navi cariche di cereali nel porto interrompendo la lunga carestia. Oggi ospita temporaneamente il quadro del Caravaggio il "Seppellimento di Santa Lucia". La chiesa di Santa Maria alla Concezione su via Roma è uno degli edifici conventuali più grandi e importanti di Siracusa. Il Monastero fu trasformato, tra il 1869 e il 1878, in palazzo della Prefettura. Dal XV secolo vi si conservava il “Bussolo” che serviva per l'elezione degli Uffici Urbani e le reliquie di Santa Lucia che il 13 dicembre venivano portate in processione. La chiesa di San Martino, sull'omonima via, con le caratteristiche architettoniche dell'abside e delle colonne che la circondano, risale al VI secolo d.C. L'ampliamento è avvenuto tra il 1300 e il 1400, periodo a cui risalgono il rosone e il portale d'ingresso. La forma ogivale con fasce di colonnine e capitelli a decorazione floreale di quest'ultimo è testimonianza dell'architettura aragonese. Sotto un altare il corpo di S.Vincenzo Martire proveniente dalla catacombe di S.Callisto in Roma. La chiesa di San Benedetto, su via Capodieci, del XVII sec., esprime pienamente linee di tradizione rinascimentale. All'interno sono di sicuro pregio la tela d'altare e il soffitto a lacunari. La chiesa di San Paolo fu fondata invece nel IV sec. d.C. e le sue forme attuali risalgono a lavori avvenuti nel 1653. E' situata su via San Paolo. La chiesa di San Giuseppe, che affaccia sull'omonima piazza risale al 1754 ed è caratterizzata dall'alto basamento. L'interno, in stile rococò, è a pianta circolare con altari laterali ed abside. Sotto il pavimento si trova un ipogeo. La chiesa di Santa Maria dei Miracoli si trova nei pressi della Porta Marina fu eretta alla fine del XIV secolo. La facciata ha un portale rinascimentale di tipo Gaginesco, mentre all'interno l'originaria struttura gotico-catalana si riconosce nell'abside. Per via Landolina si trova invece la chiesa del Collegio dei Gesuiti, una costruzione barocca del XVIII secolo. Nel vasto interno fastosi altari settecenteschi. Oggi è chiusa perché in fase di restauro.

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